Brama

Pro Federico 

Fit infrittulidu, lari-biaìttu,
Ma de siguru no da-e s'arrennegu,
Ca, mi parìat andende allegrittu
In sa piàtza Tola , paris cun megu'.
Àtteros benes no at, poverittu:
Ebbìa su mandigare at de-impiégu.
Ma niùnu tenet pedde chena fiàncu
Et chentza 'enzu bellesa nemmancu.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Biaìttu: turchino, celeste, azzurro; livido cupo.
Arrennegu: ira, collera, sdegno, stizza.
Pedde chena fiancu: o bellesa chentza 'enzu, modi per dire "ognuno ha i propri difetti".

🆆 Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Tola
Piazza Tola è una piazza storica di Sassari.
In età medioevale nota come piazza Carra Manna, durante il XVI secolo, per sopperire alla mancanza di terreni edificabili entro le mura cittadine, la piazza scomparve, soffocata da nuovi edifici che sorsero al di sopra di essa; tale situazione durò fino al XVII secolo quando venne ricostituita abbattendo le costruzioni realizzate a partire dal secolo precedente e divenendo anche sede di un mercato e luogo di esecuzioni pubbliche da parte dell'inquisizione.
Nel 1848 la piazza venne intitolata a Carlo Alberto, re di Sardegna; fu solo dopo la morte di Pasquale Tola nel 1874 che la cittadinanza decise di dedicare l'area al magistrato sassarese.
Al centro della piazza è presente una statua rappresentante lo stesso Pasquale Tola realizzata nel 1903 dallo scultore genovese F. S. Giulianotti. Su di essa si affacciano diversi palazzi appartenuti all'aristocrazia sassarese tra cui palazzo Manca di Usini, palazzo Ferrale, palazzo Tola, palazzo Quesada, palazzo Nigra Ciceri, casa Ferrà ed il palazzo Arborio Mella.

Dal sito https://www.sassari900.it/piazza-tola/
Una foto di piazza Tola, a Sassari, con al centro la statua di Pasquale Tola.

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