Masada

De su bùliu giudàicu Vespasiànu
Nd’at mortu su lughinzu, sa undada:
Assuggettadu-a podere romanu
At tottu sas terras, francu Masada.
Assédiu, cun pensamentu groddiànu,
At postu a-i cussa rocca neulada;
Sos biddajos, pro no ruer in manu sua,
Si sunt mortos et da-e Roma-ant tentu fua.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Bùliu: rivoltamento, sconvolgimento, intorbidamento; anche forza, vigore.
Lughinzu: lucignolo, stoppino.
Francu: eccetto, salvo; franco, spedito, coraggioso; esente, libero; lira, franco
Groddiànu: astuto, volpesco; anche volpe.
Neulada: cielo nuvoloso, nebbioso; l'atto di annebbiarsi; del grano colpito dalla golpe.
Biddajos: villano, abitante di villaggio, in contrapposizione di cittadino.
Fua: fuga; anche foga, ardore.

🆆 Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki
- Masada era un'antica fortezza, situata su una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto, nella Giudea sud-orientale, in territorio israeliano a circa 100 km a sud-est di Gerusalemme.
Mura alte cinque metri – lungo un perimetro di un chilometro e mezzo, con una quarantina di torri alte più di venti metri – la racchiudevano, rendendola pressoché inespugnabile. A rendere ancor più difficile un assedio contribuiva la particolare conformazione geomorfologica della zona: l'unico punto d'accesso infatti era l'impervio sentiero del Serpente, così chiamato per i numerosi tornanti che lo rendevano un gravissimo ostacolo per la fanteria.
La fortezza divenne nota per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica (combattuta tra romani ed ebrei ribelli dal 66 al 73) e per la sua tragica conclusione.
Flavio Giuseppe narra come, nella primavera del 73, guidati da Flavio Silva (agli ordini di Vespasiano), i Romani edificarono un'imponente rampa di accesso, la quale, colmando quasi del tutto i 133 metri di dislivello tra il campo romano e la fortezza, consentì di condurre un ariete sotto alle mura e di sgretolarle.
Tuttavia, prima che i soldati romani entrassero nella fortezza, gli assediati si diedero reciprocamente la morte. Le vittime furono in tutto 960, fatta eccezione per due donne e per cinque bambini, che in seguito testimoniarono quanto avvenuto agli uomini di Silva.

Dal sito https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/14/Israel-2013-Aerial_21-Masada.jpg
Veduta aerea di Masada, nel deserto della Giudea, con il Mar Morto in lontananza.

- Tito Flavio Vespasiano, meglio conosciuto come Vespasiano (9 – 79), è stato un imperatore romano, che governò fra il 69 e il 79 con il nome di Cesare Vespasiano Augusto (Caesar Vespasianus Augustus). 
Fondatore della dinastia flavia e comandante delle truppe che erano impegnate fin dal 66 nella repressione in Giudea, venne acclamato imperatore dalle legioni d'Egitto, Giudea, Siria e Danubio. All'arrivo dell'imperatore a Roma il senato lo riconobbe e lo nominò console per l'anno 70, insieme a suo figlio Tito.
Un celebre aneddoto riferisce che mise una tassa sugli urinatoi (gabinetti pubblici, che da allora vengono chiamati anche vespasiani). Rimproverato dal figlio Tito, che riteneva la cosa sconveniente, gli mise sotto il naso il primo danaro ricavato, chiedendogli se l'odore gli dava fastidio («Pecunia non olet» ovvero «il denaro non ha odore», quale che ne sia la provenienza); e dopo che questi gli rispose di no, aggiunse «eppure proviene dall'urina».
Attraverso l'esempio della sua semplicità di vita, mise alla gogna il lusso e la stravaganza dei nobili romani e iniziò sotto molti aspetti un marcato miglioramento del tono generale della società.

Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki/Vespasiano#/media/File:Vespasian
Busto di Vespasiano, conservato al Palazzo Massimo alle terme, Roma.

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