Capacocha

Guàsi chimbe séculos sunt passados,
Ma galu in conca tenet su piògu.
Cun sa sorre, los ant sacrificados
A sos Deos insoro, pro aer abbogu.
Ambos duos, puru los ant imbreagados,
Pro lis dare unu pagu-‘e disaògu.
Como sa lughe-‘e su sole ant bidu:
Su corpus insoro no at matzidu.

Bios, los ant dados a su Vulcanu
Ca no aìat piòppidu in beranu.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Galu: ancora.
Conca: testa, capo.
Piògu: pidocchi.
Sorre: sorella.
Insoro: loro.
Abbogu: acquazzone, abbondanza.
Imbreagados: ubriacati.
Disaògu: sollievo, sfogo.
Bidu: visto.
Matzidu: marcito.
Bios: vivi.
Piòppidu: piovuto.
Beranu: primavera.

🆂 Dal sito https://www.focus.it/cultura/storia/dalle-mummie-dei-bambini-inca
Essere selezionati come i più puri e sani del villaggio, prelevati dalla propria casa, nutriti del cibo migliore e, dopo mesi di preparazione, condotti in cima a una montagna, a 6000 metri di altitudine, e sacrificati agli dèi, soffocati, uccisi con un colpo alla testa o bruciati vivi.
È questa la storia dei bambini dai 6 ai 15 anni vittime della Capacocha, una cerimonia sacrificale che segnava gli avvenimenti più importanti per il popolo Inca, legati per lo più alla vita dell’imperatore.
Una storia già conosciuta, ma che si arricchisce di nuovi dettagli, grazie alle analisi condotte dai ricercatori dell’Università di Bradford sui capelli di tre mummie rinvenute nel 1999 in prossimità della cima del vulcano Llullaillaco, in Argentina.
Secondo l’archeologo Andrew Wilson sarebbero le mummie meglio conservate al mondo (tanto che una aveva ancora le cicatrici della pediculosi). Si tratta di bambini di 6, 7 e 13 anni, sacrificati circa 500 anni fa in occasione di una tipica Capacocha, ai quali venivano somministrati grandi quantità di alcol e foglie di coca.

Dal sito https://www.focus.it/cultura/storia/dalle-mummie-dei-bambini-inca-i-segreti-dei-sacrifici
La mummia della "doncella de Llullaillaco", una delle meglio conservate al mondo.

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