Crancu antigu

In-d’una coronedda africana
Siddadu raru bi fit remunidu:
No fit de oro ma lestra buriàna
Ant fattu sos chi, pro primmos, l’ant bidu.
Fint trastes et ossos, et cun campiàna
Nde l’ant bogadu et l’ant custodidu;
Sos ischidos pustis l’ant istudiàdu
Et su primmu cancru ant agattadu.

Arrumbadu in s’ossu ‘e su rajosu,
Duos milliònes de annos como fit biu
Et at mortu, in cussu logu abrìu,
Su padronu de-i custu pe’ famosu.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Crancu: tumore, cancro.
Siddadu: tesoro.
Buriàna: molto rumore, tumulto, per lo più di festa, di giocondità.
Trastes: attrezzi.
Campiàna: attenzione.
Ischidos: dotti, istruiti.
Arrumbadu: appoggiato.
Rajosu: malleolo.
Biu: vivo.
Abrìu: aspro e selvaggio.
Pe': piede.

🆂 Dal sito https://www.wired.it/scienza/lab/2016/07/29
Swartkrans è un sito archeologico non lontano da Johannesburg, in Sudafrica, parte della famosa Culla dell'Umanità. È da qui che arriva la scoperta di un fossile di ominide con la più antica evidenza rinvenuta finora di cancro.
A chi appartenesse quel fossile (un osso del piede) non è chiaro, ma è certo, sostengono i ricercatori a capo delle studio, che si tratti di un ominide, risalente a circa 2 milioni di anni fa. E il fatto che si parli di tanto tempo fa è già, di per sé, una notizia, come racconta Edward Odes: “La medicina moderna tende a ritenere che i cancri e i tumori negli esseri umani siano malattie causate dai moderni stili di vita e dall'ambiente. I nostri studi mostrano che l'origine di queste malattie si trovava anche nei nostri lontani parenti milioni di anni prima dell'esistenza delle moderne società industriali”.
Tutto questo non significa affatto che l'ambiente e gli stili di vita non abbiano il loro peso sulla salute e sullo sviluppo dei tumori in particolare, né che l'età non rappresenti un fattore di rischio, ma ricorda di certo che non sono questi gli unici i fattori responsabili di tumori e cancri (qui più che come sinonimi usati per identificare forme benigne o maligne di neoplasie). E più in particolare, ribadiscono i ricercatori, quanto portato alla luce ci dice che le malattie in questione sono più complesse di quanto creduto.
Tornando alla natura delle scoperte (piuttosto rare nel panorama dell'archeologia) nel caso del cancro i ricercatori parlano di osteosarcoma, una forma alquanto aggressiva, rinvenuta a livello del metatarso, ma non è chiaro se di un adulto o di un bambino. Molto probabilmente causava dolore e rendeva difficile camminare ma non è possibile stabilire se questa sia o meno stata la causa del decesso.
La formazione benigna, probabilmente un osteoma osteoide (affatto raro nei giovani), invece è ancora più antica del cancro al piede, risalendo a più di 2 milioni di anni fa ed è stata rinvenuta nelle vertebre del ragazzo a Sediba, presso la grotta di Malapa, sempre all'interno della Culla dell'Umanità. In tal caso si tratta della prima volta che una malattia del genere viene identificata in un individuo giovane di fossili ominidi, notano i ricercatori.

Dal sito https://alchetron.com/Swartkrans
Il sito sudafricano di scavo dove venne portato alla luce il cancro più antico mai scoperto.

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