Abitùdine

«Infame maladìa est s’imbitzada:
Da-e neghe sua disgràscias atzettamus,
Morte, dolores, abbirgonzada’ (s).
Pro s’àbbittu, cun zente fea istamus,
Sas cadenas nos dant accostazada;
A lenu a lenu, sa lua buffamus
Et no b’at duttores pro nos sanare
Ca cust’andanta est mala-a lassare».

Ma si cun pasciénscia (ch’est prus de fùria)
A passu a passu, leàmus caminu,
Plutarco narat chi, cun determinu,
Nos podimus frangher cussa iscùria.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Imbitzada: abitudine.
Neghe: colpa.
Atzettamus: accettiamo.
Abbirgonzadas: vergogne.
Àbbittu: abitudine.
Fea: brutta.
Accostazada: l'atto di affiancarsi, appoggiarsi.
A lenu: lentamente, lievemente.
Lua: euforbia; usata per avvelenare le pozze d'acqua e stordire i pesci, facilitandone la pesca.
Andanta: andatura.
Pasciènscia: pazienza.
A passu: lentamente, un passo dopo l'altro.
Leàmus: prendiamo.
Determìnu: determinazione, risolutezza.
Franghere: evitare, scansare, allontanare.
Iscurìa: penuria, miseria.

🆂 Dal sito https://www.libriantichionline.com/divagazioni/oriana_fallaci_abitudine#
[...] L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci. [...]
Brano tratto da Un uomo, di Oriana Fallaci (Milano, Rizzoli - 1979).

🆆 Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki
- Oriana Fallaci (1929 – 2006) è stata una giornalista, scrittrice e attivista italiana.
Partecipò giovanissima alla Resistenza italiana (nelle Brigate di Giustizia e Libertà del Partito d'Azione) e fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Fu una grande sostenitrice della rinascita culturale ellenica e conobbe le più importanti personalità di questa, tra cui Alexandros Panagulis col quale ebbe anche una relazione.
Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l'Islam, in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 a New York, città dove viveva.
Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo.

Dal sito https://www.interris.it/news
Oriana Fallaci.
Secondo quanto da lei stessa riferito, l'input che la induce a prendere carta e penna "È quello di raccontare una storia con un significato […], una grande emozione, un’emozione psicologica, politica e intellettuale".

- Plutarco di Cheronea (48 – 127) è stato un biografo, scrittore, filosofo e sacerdote greco antico, vissuto sotto l'Impero romano: ebbe anche la cittadinanza romana e ricoprì incarichi amministrativi.
Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone.
La sua opera più famosa è costituita da Le vite parallele, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana, oltre ai Moralia, di carattere etico, scientifico, erudito, in un pensiero fortemente influenzato da Platone e dal fatto che nell'ultima parte della sua vita fu sacerdote al Santuario di Delfi.

Dal sito https://www.studiarapido.it/plutarco-storico-greco-vita-opere
Il busto di Plutarco, conservato al museo archeologico di Delfi (Grecia)

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