Baùle

Baùle bellu chérfidu-aìat Adriànu,
Pro che lu ponner in su mausoléu sou;
Ma su destinu no l’at dadu manu:
Pagu at duradu, no-at tentu accostòu.
Paba Innotzente a Vaticanu
Che l’at juttu et l’at fattu bonu-annòu:
Como l’impréant galu, ma pro battizos;
Su sou baùle, de Cristos sàilvat fizos.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Chèrfidu: voluto.
Accostòu: rifugio, scampo.
Juttu: portato, condotto.
Annòu: rinnovamento.
Galu: ancora.
Battizos: battesimi.
Fizos: figli.

🆆 Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Sant%27Angelo
- Castel Sant'Angelo (o Mole Adrianorum o Castellum Crescentii), detto anche Mausoleo di Adriano, è un monumento di Roma, situato sulla sponda destra del Tevere, a poca distanza dal Vaticano, e collegato ad esso attraverso il corridoio fortificato del passetto.  
Tutto ha inizio nel 135, quando l'imperatore Adriano chiede all'architetto Demetriano di costruire un mausoleo funebre per sé e i suoi familiari, ispirandosi al modello del mausoleo di Augusto, ma con dimensioni gigantesche. I lavori durarono diversi anni e furono ultimati da Antonino Pio nel 139. Venne costruito di fronte al Campo Marzio, al quale fu unito da un ponte appositamente costruito, il Ponte Elio.
Il tumulo, tutto ricoperto di marmo era sormontato da una gigantesca quadriga in bronzo guidata dall'imperatore Adriano, raffigurato come il sole posto su un alto basamento o, secondo altri, su una tholos circolare. Attorno al mausoleo correva un muro di cinta con cancellata in bronzo decorata da pavoni di bronzo dorato, due dei quali sono conservati al Vaticano.
Il Mausoleo ospitò i resti dell'imperatore Adriano e di sua moglie Vibia Sabina, dell'imperatore Antonino Pio, di sua moglie Faustina maggiore e di tre dei loro figli, di Lucio Elio Cesare, di Commodo, dell'imperatore Marco Aurelio e di altri tre dei suoi figli, dell'imperatore Settimio Severo, di sua moglie Giulia Domna e dei loro figli e imperatori Geta e Caracalla.
Il mausoleo perse in parte la sua funzione quando fu collegato alle Mura Aureliane, diventando parte del sistema difensivo cittadino.
Secondo la tradizione, il monumento ottenne il suo nome attuale nel 590. Poiché Roma era flagellata da una grave pestilenza, papa Gregorio I decise di organizzare una solenne processione penitenziale. Mentre il pontefice, alla guida della processione, stava attraversando Ponte Elio, ebbe la visione dell'arcangelo Michele che, in cima alla Mole Adriana, rinfoderava la sua spada: ciò fu interpretato come un segno celeste preannunciante l'imminente fine dell'epidemia, cosa che effettivamente avvenne. Da quel momento la Mole Adriana fu nota come Castel Sant'Angelo: sulla sua sommità fu eretta una chiesa intitolata a Sant'Angelo usque ad caelos e, nel XIII secolo, una statua ritraente l'angelo in atto di rinfoderare la spada.

Dal sito https://www.viator.com/it-IT/tours/Rome
Il ponte Sant'Angelo (ponte Elio) e sullo sfondo, il mausoleo di Adriano (Castel Sant'Angelo), a Roma.

🆂 Dal sito https://art.torvergata.it/handle/2108/207369
L’8 maggio 1697 papa Innocenzo XII Pignatelli promulgò il decreto di nomina di Carlo Fontana ad architetto della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Nello stesso anno, presso la stamperia di Giovan Francesco Buagni, veniva data alle stampe la Descrizione della nobilissima cappella del Fonte battesimale nella Basilica Vaticana con la gran Tazza antica di porfido coperta di metalli dorati.
Il volume consacrò la nomina di Fontana, celebrando al contempo la conversione a fonte battesimale della preziosa urna di porfido rosso proveniente dalla tomba dell’imperatore Adriano, già reimpiegata come copertura del sepolcro di Ottone II.

Dal sito https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/04/
La fonte battesimale della basilica di S. Pietro, in origine il coperchio del sarcofago di Adriano.

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