Simpòsiu etruscu

Sa tumba Bartoccini in Tarquinìa
Est de sa Etrùria sa prus famada,
Ca de colores bi est armonìa
Et de simpòsiu dat raffigurada.
Un’iscena noa, chentza creschimonìa,
Inue sa fémina benit pintada
Sétzida buffende-‘inu in su kline
A su fiancu mànchinu de s’omìne.

De grecos, etruscos ant frantu idéa:
No sunt solu mascios, ma famìlia intréa.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Creschimonìa: crescenza; esagerazione nel dire.
Pintada: dipinta, colorata.
Mànchinu: mancino, sinistro.

🆆 Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki
- Renato Bartoccini è stato un archeologo italiano, soprintendente alle antichità a Tripoli, a Taranto e a Roma. Compì importanti campagne di scavo in Libia, nell'Italia meridionale, a Ravenna, in Etruria e in Giordania.
- Presso i Greci e i Romani, il simposio era quella pratica conviviale (da qui anche chiamato convivio), che faceva seguito al banchetto, durante la quale i commensali bevevano secondo le prescrizioni del simposiarca, intonavano canti conviviali e si dedicavano a intrattenimenti di vario genere (recita di carmi, danze, conversazioni, giochi, etc.).
- Klìne è il termine usato in archeologia per indicare il lettino usato da antichi greci, romani ed etruschi. Originariamente utilizzato solo come letto per il riposo, nel VII e VI secolo a.C. veniva usato in Grecia anche per consumare i pasti e durante il banchetto ed il simposio. Si trasformò rapidamente nel più importante mobile delle case private e in luoghi pubblici.

Dal sito https://www.archeomedia.net/tarquinia-vt-tomba-bartoccini/
Il particolare affresco della parete di fondo della tomba Bartoccini.

🆂 Dal sito https://tarquiniaturismo.com/tomba-bartoccini/
Scoperta nel 1959 e dedicata al Soprintendente dell’Etruria Meridionale dell’epoca, con le sue quattro camere, è la più grande tomba dipinta e ben rappresenta il concetto di tomba - casa. Dalla grande anticamera, riccamente ornata, tre passaggi conducono in altrettante camere destinate alle sepolture. Sontuosa è la decorazione della camera principale, con il soffitto a scacchiera in cinque colori e la trave principale ornata da cerchi concentrici.
Nel timpano della parete di fondo è raffigurato, con grande dettaglio, un fastoso banchetto. Questa scena di banchetto è la sola del periodo arcaico e classico a Tarquinia, nella quale la donna, invece che condividere la kline con il marito, è seduta sul trono, come avveniva in Asia Minore (poteva quindi essere una delle tante famiglie immigrate in Etruria dalla Ionia).

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