Perras

1.
Connosco de fascistas una truma,
Chi de lu esser no s’abbizant mancu.
De issos, d’onzi die, fatto sa suma:
B’est sa criadura et su pili-biàncu.
Pro nde los bogare, in sa conduma,
Bastat de lis fagher pregunta, francu:
“Affestas tue su Vintighimbe-‘e Abrile?”
Da-e sa resposta connosches su-ansile.

2.
Sos ch’ant prus atza ti narant: “Ih, guài!”.
Guvaldu rispondet: “Prefero-attéru”.
Sos birgonzosos no lu ammittint mai:
Nachi: “Sa die nos dividit a-beru,
Est festa chi prus no balit, oramài”.
Tando deo los affronto, sintzeru:
Dividit vìttima da-e agutzinu,
Su trigu ‘onu da-e su alzeninu!

S’Antifascismu tevet dividire
S’òmine sàbiu da-e su-‘e abburrire.

🆅 Dal sito http://vocabolariocasu.isresardegna.it/lemmi.php
Perras: parti, lati, pezzi.
Truma: calca, moltitudine.
Abbizant: accorgono.
Suma: o summa, somma.
Criadura: bimbo piccolo, neonato; creatura.
Bogare: togliere, levare, estrarre.
Conduma: compagnia, branco.
Pregunta: domanda.
Affestas: festeggi.
Ansile: martora.
Atza: ardire, sfrontatezza, faccia tosta.
Guvaldu: codardo; timido; esitante.
Birgonzosos: vergognoso, modesto, timido.
Die: giorno.
Alzeninu: o alzenina, rifiuto o residuo del grano.
Sàbiu: saggio; tranquillo.

🆆 Dal sito https://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_della_liberazione
- L'anniversario della liberazione d'Italia è una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile, per commemorare la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, la fine dell'occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.
È un giorno fondamentale per la storia d'Italia: è il simbolo della Resistenza, della lotta condotta dai partigiani, dall'8 settembre 1943, giorno in cui gli italiani seppero dell'armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati.
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi, imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona decreti legislativi, assumendo il potere in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo italiano, stabilendo, tra le altre cose, la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo.
Entro il 1º maggio tutta l'Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a vent'anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.

Dal sito https://cameranation.it/25-aprile
Un'immagine della Liberazione di Milano

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